MENO TASSE PIU' SERVIZI .... UN'UTOPIA PER MONTELLA? La Corte dei Conti (è la prima volta che accade), con deliberazione del 10/07/2014, ha richiamato la nostra amministrazione per un "comportamento difforme dalla regolarità e dalla sana gestione contabile-finanziaria posta in essere dall'ente, in violazione della normativa e dei
principi contabili vigenti." La Corte non solo considera evasive le risposte fornitele su richiesta dall'amministrazione, ma sostiene che se si continuasse su questa strada si potrebbe profilare "un grave rischio per la tenuta degli stessi equilibri di cassa."
Insomma, un altro brillante risultato raggiunto dall'amministrazione Capone, visto che gli anni di riferimento esaminati dalla Corte sono il 2010/2011/2012. Un'amministrazione che, grazie anche ai vertici della struttura pronti e proni nell'eseguire gli ordini, ha dato prova della sua incompetenza gestendo in modo a dir poco superficiale il denaro pubblico. Una sciatteria che ha visto i nostri amministratori impegnarsi a utilizzare una somma con destinazione vincolata, per altri scopi, senza provvedere alla sua ricostituzione. Una negligenza tale da non impegnarsi neanche nel recupero dell'evasione tributaria dell'anno 2012: "le previsioni di entrata derivanti dal recupero I.C.I/I.M.U, TARSU/TIA erano state quantificate in misura pari rispettivamente ad € 60.000 e € 50.000; gli accertamenti di competenza per l'anno 2012 si sono sostanziati in € 58.000 ed € 50.000 ed infine le RISCOSSIONI SONO RISULTATE PARI AD € 0."
Non si tratta di cifre particolarmente rilevanti, ma il mancato recupero, indicativo della cattiva gestione finanziaria, è moralmente inaccettabile perché consolida una forma di ingiustizia sociale per chi ha sempre pagato e continua a pagare, mentre altri invece continuano ad evadere. A subirne le conseguenze è l'intera collettività, visto che all'aumento della pressione fiscale non corrisponde una pari offerta di servizi. In questo momento di grave crisi economica, recuperare crediti, seppur minimi, potrebbe servire, per esempio, a ridurre le aliquote previste per il pagamento dell'IMU e della TASI, almeno per la famiglie disagiate (nel nostro comune l'aliquota TASI è fissata al 2‰; il comune limitrofo di Bagnoli Irpino ha deliberato di annullare il pagamento della TASI sulla prima casa per l'anno in corso).
Investire nei servizi è indispensabile! Nel suo programma elettorale Montella Libera prevedeva, come forma di politica sociale, la "riduzione dei tributi locali per le famiglie monoparentali e per quelle con persone diversamente abili". È stato avviato un procedimento in tal senso? E, soprattutto, può essere l'unica forma di sostegno da offrire?
Con l'inizio del nuovo anno scolastico si poteva pensare di intervenire, per tutelare le fasce deboli, agevolando o annullando i costi dei trasporti e della mensa, consegnando buoni libri o anche offrendo la formula del comodato d'uso.
Non dimentichiamo, poi, il REDDITO DI CITTADINANZA: che fine ha fatto? Dopo aver pagato una rata, piovuta giù come manna dal cielo con la determinazione n° 82 del 17 maggio, non ve n'è più traccia!Forse, una volta raccolti gli effetti elettorali sperati, si è ritenuto opportuno interrompere il pagamento?!
"Meno tasse e più servizi" non deve suonare come uno slogan utopico, ma come un dovere per uno stato di diritto che ha a cuore la giustizia e l'equità sociale!
La Corte dei Conti ci avvisa in modo inequivocabile, affermando che gli squilibri finanziari in cui si trova il nostro comune "rappresentano lo stadio preliminare alla situazione di dissesto".
È chiaro che nessuno auspica il dissesto per Montella, perché ciò significherebbe più tasse e meno servizi per i cittadini, ma è bene stare all'erta: il pericolo c'è. E dobbiamo ringraziare i primi 5 anni dell'amministrazione dell'"amico in comune" Capone!
Circolo SEL "E. Berlinguer" Cambiamo Insieme
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