Sulla situazione di disservizio registrata nel Pronto Soccorso di Avellino giunge anche una protesta formale da parte del sindaco di Montella Ferruccio Capone, per un episodio che lo riguarda da vicino. In una nota, il primo cittadino altirpino, esprime stupore per quanto accaduto e con rammarico contesta l'organizzazione della Città Ospedaliera "Moscati": "A seguito di un soccorso di qualche mese fa per la propria figlia – si legge nella lettera aperta firmata dal sindaco Capone – e da ultimo ieri 18 marzo, a seguito di malore della nipote costretta presso il Pronto Soccorso per perdita di conoscenza... stallava, come altre decine di mal capitati a sorte, per 15 ore, sistemati in modo disagiato ed inopportuno
su sedie e/o in piedi per manacanza di lettighe.
Assistere alla pietosa scena di chi aspettano con sofferenza e dolore il proprio turno, magari con traumi e patologie anche preoccupanti, perché mancano medici, infermieri o personale tecnico nei laboratori, è una grande offesa alla dignità dei malati...
Per questo si fa voti al direttore del Moscati, ai sindacati e a tutti gli addetti ai lavori di farsi carico della grave realtà e operare per rivedere l'organizzazione e la gestione che va rivista ed adeguata nel rispetto della dignità e della salute dei cittadini".
Alla nota del sindaco di Montella Ferruccio Capone, replica il direttore dell'Azienda Ospedaliera Pino Rosato: "Stiamo lavorando da tempo per risolvere il problema del Pronto Soccorso. E' un'emergenza comune a tutti gli ospedali di dimensione regionale. In un giorno – continua – registriamo più di 150 accessi e non è semplice gestirli tutti. Stiamo facendo e faremo il possibile per ridurre i disagi dei malati" Da Irpinianews
"Troppi disagi al Moscati". Rosato replica: "Provvederemo"
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