( ENTRA E VEDI IL FILMATO DEL 20/01/2014 )Le telecamere di Striscia la Notizia, il Tg satirico di Canale 5, guidate dal conduttore televisivo Luca Abete, sono approdate ieri nell'area prefabbricati del Comune di Montella, per sollevare una condizione di disagio e precarietà che dura ormai da 33 anni. Intervistati gli inquilini dei fabbricati, l'inviato del Tg ha raggiunto il sindaco Ferruccio Capone negli uffici del Comune, per chiedere spiegazioni in
merito e "strappare" la promessa di consegnare quanto prima gli alloggi a decine di famiglie. Quella degli alloggi popolari di Montella, infatti, è una questione oltremodo spinosa, in piedi dal lontano 2004, e che soltanto oggi sembra avere imboccato la strada giusta. "Dei 70 alloggi previsti, ne mancano all'appello ancora 43, che non sono stati completati" spiega il sindaco Capone. "A causa di un contenzioso fra la ditta appaltatrice dei lavori e il Comune i lavori sono fermi da diverso tempo". Stando alla ricostruzione dei fatti argomentata dal sindaco, il Comune non avrebbe consegnato le aree destinate alla costruzione delle abitazioni, mentre la ditta avrebbe abbandonato il cantiere. Un fermo che da momentaneo è divenuto costante. "Non vorrei che da queste denunce davanti alle telecamere possano sorgere conseguenze sull'assunzione di responsabilità da parte dei responsabili. Noi come amministrazione abbiamo ereditato un grosso dramma, e stiamo facendo di tutto per rimediare agli errori del passato" continua Capone. Intanto è stato nominato un nuovo direttore dei lavori, che ha già convocato l'impresa, la quale si è detta disponbile a completare i 42 alloggi, previa variante del progetto. "Il contenzioso resta però, anche se cercherò di sedare gli animi perchè vorrei evitare che la situazione precipiti". Del contezioso aperto fra la ditta appaltatrice dei lavori e i tecnici comunali, i cittadini non sono interessati. Precari da troppi anni fra lastre di eternit, sollevano una condizione non più tollerabile a 33 anni di distanza dal sisma del 1980. Molti degli inquilini però sembrano essere famiglie di extracomunitari, da poco trasferite a Montella. Non si esclude, intanto, che la protesta, sottaciuta da tempo, torni in auge in campagna elettorale. Da Ottopagine
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