2013 in Montella, nella sala consiliare del centro sociale, è stato presentato alle forze politiche, ai sindacati, ai tecnici il P.U.C. (Piano urbanistico comunale) che la Giunta Comunale guidata dal Sindaco Ferruccio Capone si accinge ad adottare. L’adozione, come ha riferito l’assessore Palmieri, avverrà entro la fine dell’annoL’auditorium del centro sociale, se si escludono gli
addetti ai lavori, chi rappresentava le associazioni di categorie professionali e qualche rappresentante sindacale, era quasi vuoto. Pochi i tecnici, quasi completamente assenti i consiglieri comunali, sia di minoranza, che di maggioranza,forse impegnati in altre attività.
Pochissimi i rappresentati di partiti e la sala ove è avvenuta la presentazione del piano, si svuotava man mano che trascorrevano le ore sino alle ore 22,00 ora nel quale sono rimaste solo alcune persone.
Ho misurato, sul campo, il disinteresse rispetto all’argomento in discussione, di quanti erano assenti. Forse impegnati in altri impegni ma che non possono giustificare un’assenza, in special modo per i consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione, su questioni così importanti per il paese.
In questa atmosfera di quasi desolazione, i tecnici incaricati per la redazione del piano, il Sindaco di Montella e l’Assessore all’urbanistica, tracciavano le linee, illustravano la filosofia e i concetti ispiratori di un piano urbanistico che disegnava un paese, un’economia, uno sviluppo del territorio del tutto astratto, quindi sganciato dalla realtà locale.
Un libro dei sogni sia nella mente dei tecnici incaricati che nella mente del Sindaco e dell’Assessore all’Urbanistica.
Ero presente all’incontro sia in qualità di tecnico del settore dell’edilizia/urbanistica che in qualità di rappresentante del Partito Democratico – circolo di Montella.
Mi è stata data anche la possibilità di chiedere spiegazioni effettuare delle osservazioni.
Ma ad alcune osservazioni non vi è stata una confutazione da parte degli tecnici e dell’amministrazione convincente.
Qui, cercherò di illustrare i motivi per i quali il Partito Democratico di Montella non è per nulla d’accorso all’adozione di un siffatto P.U.C.
In primo luogo sono previsti, per i prossimi dieci anni, nuovi volumi a destinazione abitativa per circa 2000 vani, pari, cioè, oltre 500 nuovi alloggi.
Una simile volumetria significa consumare inutilmente altro suolo per un paese che nell’ultimo decennio non è significativamente cresciuto demograficamente e non è prevista alcuna crescita demografica per gli anni futuri. Credo che vi sarà una riduzione del numero di abitanti per effetto di emigrazione e minori nascite.
E’ previsto l’ampliamento dell’area industriale sia in direzione nord, verso il convento di San Francesco e sia in direzione sud-est, in direzione della zona di San Vito, a ridosso delle sponde del fiume Calore.
Un ampliamento previsto in spregio delle leggi nazionali che prevedono una distanza dai fiumi di almeno ml. 150 ( legge n. 431/85 cosiddetta legge Galasso) e successive modifiche ed integrazioni.
Nel mentre l’assessore all’Urbanistica non si stanca di ripetere che non vi saranno nuovi centri commerciali, non vi saranno grandi strutture, non vi saranno cattedrali nel deserto, non vi sarà consumo di suolo, il Sindaco, nel suo intervento, ha parlato di “perequazione”. Vale a dire – in ambito urbanistico – di un sistema di distribuzione e riconoscimento a privati del diritto ad edificare nuovi volumi edilizi, in cambio di benefici economici, sia in denaro che in natura, mediante la realizzazione di opere a scopo e destinazione sociale, a favore del comune concedente il diritto ad edificare.
Tale istituto riconosciuto da leggi regionali è privo di una disciplina legislativa a livello nazionale.
Mi domando: Assessore !!! Ma questi nuovi volumi dove verranno realizzati sulla terra o in cielo?
Allora vi sarà o no consumo di suolo ???
Voglio dire all’Assessore ma è certo che non vi saranno centri commerciali, non c’è bisogno che lui lo va ripetendo all’infinito. I centri commerciali non si faranno perché, oggi, le aziende non investono in nuove strutture commerciali perché i consumi, anche quelli alimentari, sono diminuiti se non addirittura crollati. Siamo in una economia di guerra.
I grandi marchi commerciali fanno fatica a stare sul mercato. Stanno chiudendo diversi centri commerciali. Stanno licenziando. Anche ad Avellino, un colosso commerciale come Iperccop è in procinto di chiudere se non ha già chiuso.
Ma mi dite a che serve l’ampliamento dell’area industriale? Se nell’attuale area – già insediata – ormai da un decennio, vi sono molti capannoni chiusi, alcuni in vendita all’asta giudiziaria, altri suoli non edificati. Non vedete che in una così vasta area che è costata in termini ambientali, in termini economici ai contribuenti e in termini di inquinamento agli abitanti di Montella e paesi limitrofi vi lavorano non più di trenta – quaranta persone.
Pensate che un’azienda dell’I.T.C. (Information Tecnology, Comunication) presente a Montella da lavoro da centinaia di dipendenti in uno spazio quanto a tre quattro appartamenti. Mi sembra un paradosso consumare altro suolo agricolo. Dove vivete? Evitate di danneggiare l’ambiente con altre colate di cemento. Colate di cemento che poi, non me lo auguro, ma i fatti mi danno ragione, costituiranno un “deserto industriale” come lo sono, oggi, le aree industriali del cratere disparse sul territorio a partire da San Mango sul Calore sino a Calitri.
State con i piedi per terra !!! Stiamo vivendo in Italia uno dei momenti di crisi economica profonda forse peggiore addirittura a quella del 1929 e voi sognate ad occhi aperti.
Montella è un paese che negli ultimi anni è divenuto “molto povero”. Oltre alla crisi del lavoro nelle industrie manifatturiere, dell’edilizia, è venuta meno l’economia derivante dalla “Castanicoltura” che da sola rappresentava la metà dell’intero reddito pro-capite del comune di Montella. Per effetto della crisi, poi, anche il settore del turismo soffre.
Allora !!! Di fronte a un simile scenario socio-economico non potete venire a illustrare un paese del futuro fatto di sviluppo, nuove infrastrutture, nuove industrie, ecc. che, siete convinti anche voi amministratori, non sarà così.
Nel futuro questo paese conterrà meno abitanti vi saranno solo vecchi. I giovani hanno ripreso la valigia - forse quella impolverata – già usata dai vecchi genitori – e hanno ricominciato ad emigrare in qualunque luogo d’europa purché non sia l’Italia, in primo luogo in Germania e in altri paesi del nord Europa.
Infine, mi preme effettuare una ultima osservazione, credo importante. Non me ne vorrà il Sindaco.. Può un Sindaco che è un imprenditore nel settore edilizio-immobiliare, decidere sulle sorti dello sviluppo urbanistico del nostro territorio. Non ravvisate un “potenziale” conflitto di interessi?
E’ come se a Dracula gli chiedessimo di distribuire il sangue…. Immaginate che fine farà quel sangue? Riflettete….. mi darete ragione.
Angelo Capone
Dirigente del P.D. Circolo di Montella
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