Oltre al capoluogo anche altri 12 comuni in emergenza
AVELLINO - Servizio di raccolta dei rifiuti di nuovo a rischio in alcuni Comuni della Provincia di Avellino, tra cui il capoluogo di provincia e poi Montella ,Avella, Bonito, Calabritto, Cervinara, Grottaminarda, Lauro, Manocalzati, Mercogliano, Morra De Sanctis, Quindici e Solofra. Intanto il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalla Provincia di Avellino contro il Comune di Lioni per la gestione dello spazzamento dei rifiuti.DEBITI - La società provinciale “Irpiniambiente”
vanterebbe crediti da alcuni enti locali che non avrebbero ancora pagato per il servizio svolto. In totale i crediti della società irpina ammonterebbero a circa 40 milioni di euro. La conseguenza di tutto ciò è che il servizio rischia di essere bloccato, gli stipendi ai dipendenti slittano, e questi sono stati collocati in ferie. La situazione finanziaria della società provinciale è da allarme rosso. Di qui la decisione di adottare di nuovo la linea dura, dopo un precedente scontro tra i Comuni e la società provinciale.
VITTORIA - Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza relativa al ricorso 2496/2013, ha riconosciuto piena legittimità alla organizzazione del servizio del Comune irpino di spazzamento stradale e alla raccolta porta a porta di plastica, carta e cartone oltre che al trasporto e allo smaltimento. Si tratta di segmenti organizzativi che Lioni aveva già convenuto nei fatti e che Irpiniambiente aveva accettato per anni. Il tutto era stato convenuto fin dalla costituzione dalla struttura della società di gestione dei rifiuti alla presenza dell’assessore provinciale Gambacorta. Pertanto, si legge nella sentenza della Quinta Sezione che «nella comparazione dei contrapposti interessi appare prevalente quello del Comune a permanere nella gestione del servizio assicurandone la proficua continuità. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale respinge l'appello».
Mario Amelia
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