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Il cinipide galligeno del castagno

 Cinipide-03Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu, arrivato in Campania presumibilmente fra il 2006 e il 2007, ha raggiunto tutti i comuni castanicoli campani, i danni alla filiera sono ingentissimi, il calo del fatturato della filiera registrato negli ultimi tre anni infatti vede un vero crollo con una perdita di oltre 30 milioni di euro nel 2011 e di circa 40 nel 2012. In Campania  vi è il distretto castanicolo/agroindustriale più importante d’Europa grazie non solo alle 5.000 aziende agricole  ma anche alle oltre 40 PMI che trasformano

 e commercializzano il prodotto.Da "Il Corriere dell'Irpinia"«Le attività - dicono dall’Associazione Castanicoltori Campani - che in questi anni sono state messe in campo vanno in questa direzione, nel 2012 i lanci effettuati sono stati oltre 250 in Campania,ed hanno coinvolto la quasi totalità dei comuni castanicoli. Questo sforzo è stato reso possibile grazie al coordinamento ed al lavoro  dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania che ha saputo ottimizzare le energie di numerosi Enti territoriali come alcune Comunità Montane della Provincia di Caserta ed Avellino (Comunità Montana M. Santa Croce, Comunità Montana Terminio Cervialto) ,diversi Comuni e le Associazioni  Castanicole regionali. In questi mesi autunnali/invernali si sono avviate le attività per verificare se il Torymus sinesis si è insediato, cosa non scontata, essendo il primo importante passo per costruire una svolta alla lotta del cinipide galligeno.  Con grande piacere e soddisfazione segnaliamo che Emilio Guerrieri dell’IPP-CNR che da numerosi anni si sta dedicando con attività di ricerca alla soluzione del problema nella nostra Regione, ci ha  comunicato che in provincia di Caserta, nel comune di Roccamonfina, sono stati ottenuti i primi individui di prima generazione a conferma dell’insediamento del prezioso antagonista naturale nell’areale casertano. Questa importante notizia segue  gli avvenuti riscontri di insediamento  sia in provincia di Avellino che di Salerno. Ci vorranno ancora alcuni anni per portare il cinipide galligeno del castagno sotto la soglia del danno, l’insediamento del Torymus sinesis Kamijo  è una ottima notizia che ci fa ben sperare».

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