Amici miei a quest'ora di notte mi dovete scusare, ma io mi voglio liberare di un groppo che mi comincia a pesare, e spero che anche al sindaco e ai dirigenti preposti e competenti, capitino sotto gli occhi queste quattro parole. Ieri sera, pardon notte (ogni tanto qualcuno mi chiama "lo lùccolo"), all'altezza della piazzetta di Padre Pio si è
avvicinato un cane dal portamento elegante, il mio "uòsimo" di antico aspirante cacciatore, mi ha detto subito: un bel setter, tra i cani più intelligenti; li hanno tenuti negli anni passati, quando c'era la caccia alle starne e alle pernici, i miei cugini maestri supremi nel grilletto e doppietta. Ho continuato a scendere ma avvertivo dietro un'ombra segugia discreta e silente, era lui che veniva dietro chiedendomi solamente un po' d'amicizia, non volendo esser forse da meno con quanti lo fanno su facebbukke. Io gliel'ho data subito, figuratevi!, e così, a rispettosa distanza, ha continuato a venirmi dietro per parecchio, ormai s'era stabilito fra noi un invisibile guinzaglio. Mi ha cominciato un po' a intenerire, è quanto dire, ma poi ho pensato: "Mio figlio già 'n'altro ne ha trovato piccolissimo in una scatola di cartone a Cruci "re Otorala", e "se l'è accuòvito" a casa, e come se non bastasse, ne ha trovato pure un altro e l'ha ospitato a Suòrio, "cacciandomi" dal mio studio! La verità -come dicono Avillìno-m'era girata scìgna...ma poi vedendolo con quello sguardo innocente che si sentiva in colpa... me n'è arso core e gli ho lasciato lo studio arrangiandomi...su tavoli di fortuna...Ma mentre pensavo queste cose Lui, come se le avesse intercettate, è sparito per togliermi il disturbo...Chi sa quale buon figlio di miglior mamma l'ha abbandonato perchè rompeva a lui o alla malmostosa ricattante col solito dilemma: "O me o lui!"
Comunque stamattina l'ho rivisto in Piazza con un bubbone in faccia. Subito ho pensato al calcio sferrato, magari per far bella figura nel contesto del branco, da qualche figlio sparso della grande Troia nemica irriducibile della Grecia. Allora a questo punto un voto, un fervido desiderio, un auspicio rivolto al Sindaco e a chi di dovere, perchè la sensibilità abbia il sopravvento e salvi questo povero animale dai mille pericoli cui è esposto, magari in un canile attrezzato e gestito con umanità, e che non sia un Buchenwald per cani.
Giuseppe Marano
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