All'altezza di una di queste il fiume subisce un notevole INCREMENTO dell'INFILTRAZIONE delle acque a causa di CARSOFRATTURAZIONE delle rocce calcaree tettonizzate.
Stamane un grandeAIRONE volteggiava sul fiume e sulle pozze residuali alla ricerca di TROTE FARIO che, fra poco, saranno pancia in aria per carenza di ossigenazione delle acque.
Derivare un pò di acqua dell'Ente Irrigazione alla CASCATA del Ponte ré lo JUMO, per salvare qualche quintale di trote, non sarebbe cosa difficile e, almeno per augurio, daremmo alla PELATA l'impressione del sussistere della VITA.
Tutt' intorno già è MORTE nel silenzio tombale del NON FRAGORE della caduta e dello scroscio delle acque IRPINE per eccellenza.
Verrebbe di gridare :" AIUTOOO...!!!" Ma a chi ???... Tutt'intorno continua, MEDIA inclusi, cartacei e non, un SILENZIO ASSORDANTE.
Allego foto di stamane da pubblicare assieme all'articolo precedente inviato il 14 luglio, quando la Pélata "UMMIAUA" o "OMMIAVA" ancora.
Ora è DESERTO e, ripeto, presagio di MORTE. Un TOTEM che perde valenza ancestrale.
SEGUE ARTICOLO PREGRESSO RICEVUTOIL 14 LUGLIO DA ANGELO CAPONE .
AngeloCAPONE