Dal serbatoio di Serrapullo, in quota, al Serbatoio di Monte Sorbo, in linea all’incirca retta, passando per "Lao", si può, con un tubo volante speditivo, << non rigido, (per somma urgenza e con decreto induttivo/Ordine perentorio di passaggio temporaneo "pagato equamente per chi lo dovesse richiedere" nei confronti dei proprietari , (tutti terreni boschivi), >> raggiungere il SERBATOIO di Monte Sorbo e magicamente, in due giorni , anche con l’ausilio del GENIO MILITARE, Il problema è risolto.
certo carico di bestiame per Kmq... etc bisogna dare RISTORO compensativo strutturale ed infrastrutturale: Invaso dell’Acera/Macèra,-lago artificiale polivalente (irrigazione,incendi,H2O potabilizzata, Deflusso Minimo Vitale fiume CALORE, regolazione deflussi alluvionanti e tracimanti)...RIMPINGUAMENTO acquiferi in quota dell’ Accellica-Scorzella-Candraloni e, perché no, anche Bagno della Regina, razionalizzazione deflusso sui versanti, valli e vallecole dei bacini imbriferi, depuratori etc, tutte azioni e agìti che farebbero ritornare anche all’AQP ulteriori incrementi e guadagni per le acque che usa anche per le industrie e l’agricoltura pugliese , oltre il normale consumo idropotabile per le abitazioni e non solo. Noi siamo solo i guardiani del territorio per assicurare a loro la potabilità. In altre parole si può dire che siamo in stato di OCCUPAZIONE, con libertà condizionata, vigilata e limitata, anche perché dobbiamo operare per non pregiudicare la loro salute e le loro economie. E noi? Le nostre economie? Abbiamo la sola libertà di respirare. Tutto è VINCOLATO idrogeologicamente e non solo. I 50 litri al secondo sono un inezia che suona di contentino, di beffa dopo un settantennio di niente in assoluto(solo spese e mancati guadagni) e anche inutile in tempi di morbida e di magra non eccezionale. Una volta usavano i nostri braccianti nel latifondo pugliese e non li pagavano nemmeno, dovevano difendersi anche da sorpusi e/o da stupri ed altro, ora usano altri schiavi, e con Noi usano sistemi di occupazione "legale" del territorio che è libero di spopolarsi (secondo esodo rural scic o diplolaureal il trolley/non valigia di cartone/ e di far restare il tutto "imbalsamato, musealizzato", per salvaguardare il loro oro bianco sotto i nostri piedi a varie profondità. Per quanto mi riguarda i 50 litri se li possono pure tenere. A noi serve ben altro, anzi ci devono ben altro. Per l’AltoCALORE Servizi, poi, la questione è farsesca e drammatica assieme: 40 anni di strafottenza assoluta con il silenzio assenzo di chi doveva vigilare e/o almeno indicare... Questa è un’altra storia tutta scritta agli atti ufficiali e pergiunta con note al Prefetto di circa 30 anni fa.... Mi fermo qui per evitare ...Chiedo venia. Distinti saluti,
Angelo CAPONE
P.S.
Siccome il Ripartitore di SERRAPULLO in s.s., (vicino Cava d’inerti) a quota 1000 m slm, sul tracciato acquedottistico proveniente dalla sorgente CANDRALONI ("Verteglia") ((oltre a confondere tra i due Serrapullo)), può risultare con basse portate che non risolvono il problema a Montella, è chiaro che la CONDOTTA VOLANTE dovrebbe partire dal SERBATOIO di CASSANO ubicato in alto su Serra Nocelleta NEst , a quota di circa 770 m slm, per un tragitto VuccoloSanBernardino - AspraMortaleNEstLAO - OvestPANNO che porterebbe,infine, al SERBATOIO di MONTE SORBO, a quota di m700 circa slm, che già riceve le carenti acque dell’Accellica e della Scorzella via Ripartitore del "Monte" inattivo. Visto che la siccità permane e che, anche se dovesse piovere, i tempi di risposta alle sorgenti non sono immediati, urge attrezzarsi per l’emergenza e chi meglio del GENIO MILITARE, ben attrezzato per simili evenienze, non può essere di aiuto anche per vigilare sul tracciato con tubi a giorno. Non sarebbe male fare delle puntate anche nel degrado decennale di condotte e opere di captazione disastrate Alto Calore.Da MonteSORBO si distribuisce l’acqua a MONTELLA centro civico e non solo.
Toccato o quasi il fondo e in prospettiva dei cambiamenti climatici in atto sarebbe ora che Puglia e Campania dessero al nostro territorio quanto di strutturale e infrastrutturale risolutivo innanzi richiesto in termini di RISTORO vero, per quelle acque,sotto i nostri piedi, che siamo costretti a tutelare per la loro economia polivalente e la loro salute. Distinti saluti.
Angelo CAPONE