Spett.le Redazione montella.eu - Il tempo passa veloce, e tutto va avanti nei modi migliori, l'amministrazione e i cittadini sempre più coscienti e responsabilizzati, stanno valutando come sfruttare creando ricchezza, le grandi risorse e le potenzialità, che il paese ha nel suo comprensorio.
L'Irpinia e Montella in particolare hanno avuto in dote dalla natura dei paesaggi variegati e bellissimi, dove non manca veramente niente, dai complessi monumentali e di culto, ai prodotti enogastronomici con vini tipici locali che possono competere con i celebri, Chianti, Barolo, Brunello di Montalcino, Lambrusco, Frascati, ecc. ecc, e poi, i piatti semplici tradizionali, da preferire alle creazioni sofisticate dei più bravi chef stellati.
Una posizione privilegiata per le più che eccellenti qualità è occupata dai prodotti caseari, caciocavalli, mozzarelle, scamorze, ricotte, e dalle carni saporitissime, provenienti da bestiame allevato prevalentemente allo stato brado. I grandi boschi di castagni, e la produzione della castagna IGP, una delle migliori fra tutte quelle delle altre zone della penisola.
Le ottime qualità dei frutti, in gran parte da coltivazioni autoctone, come: le noci, le susine, le nocciole, le mele, le pere, l'uva, e alcuni molto rari, ma particolari, come il gelso nigra, senza dimenticare i frutti provenienti dalla terra: i funghi e i profumatissimi tartufi. La montagna, che oltre ha essere ricca di castagneti e faggete, ha numerose sorgenti di acqua leggerissima e purissima, che durante le stagioni favorevoli scorrendo verso valle, forma alcune bellissime cascate, dicevo la montagna, da svariati punti panoramici, delizia il visitatore, con viste stupende sulle sottostanti pianure, fino a spaziare sulle vicine città e sul mare salernitano.
I luoghi di culto, un Santuario dedicato al S.S. Salvatore, il complesso del Monte, vecchissima struttura paesana di origine longobarda, con la chiesa di S.Maria della Neve, il Convento di S. Francesco a Folloni con all'interno importanti opere d'arte e un piccolo museo, a la Chiesa Madre di S. Maria del Piano, e ad altre chiese importanti presenti avunque nel paese. Gli antichi rioni, in alcune parti anche abbandonati, ricchi di storia e di costruzioni ristrutturate, potrebbero diventare sedi di albergo diffuso per chi vuol soggiornare durante le varie iniziative attrattive tipo la " Sagra o Festa della Castagna IGP di Montella, o in occasione di una vacanza diversa organizzata in un posto unico dove: la tranquillità, l'aria buona, l'acqua buona, i cibi buoni, la possibilità di escursioni montane alla portata di tutti e l'accoglienza esemplare dei paesani, sono alcune delle cose essenziali per dare vita a Montella un'attività turistica di primo livello.
Non sarà semplice per un piccolo paese, sviluppare e inventare altri eventi con i meccanismi, che gli permetteranno di competere con quanto in Campania c'è di bello da vedere nelle città d'arte: Napoli, Caserta, Salerno, con le loro stupende, immediate, vicinanze costiere. A certi livelli arriva facimente il turismo di massa, ma c'è oggi, anche chi ormai va alla ricerca di una vacanza diversa, e in questo Montella, ha una bella serie di numeri favorevoli. Poi ci potrebbe essere anche la collaborazione con i comuni limitrofi, in grado di costituire un consorzio denominato "Comprensorio Alto Irpino per il Turismo". S
econdo me, è un peccato, non approfittare di queste ricchezze potenzialità che le popolazioni, e la natura hanno creato e dispensato a un territorio dove fino a poche decine di anni fa, regnava la povertà, e la ricerca di un lavoro dignitoso altrove. I giovani, oggi quasi tutti istruiti e preparari, che non vorranno abbandonare Montella, hanno la possibilità di dare vita a tutte quelle iniziative per favorire in questo campo loro stessi e di conseguenza anche l'intera comunità. A coronare il tutto c'è lo stimolo a migliorare e a mantenere il territorio il più possibile incontaminato e in condizioni ecologiche perfette e appetibile a chiunque voglia temporaneamente soggiornarvi o a trasferirsi definitivamente in paese.
Un cordialissimo saluto
Graziano Casalini