MABEL (Il veleno rotola in pallottole di carne per via S. Michele-Variante-Toppo di Panno) -
Non vi dico la festa e la felicità con cui accoglieva Pippo che si sfrenava pure lui in frenetiche effusioni.
Non accettava crocchette, pur buone, le bastava e superava, volerci bene: ci accompagnava per lungo tratto della Variante fin giù nei pressi del professionale dove allora stavo, veniva fin sotto la porta ma non si permetteva di entrare educata discreta, per poi contenta riprendere la via del ritorno. Questo per molti anni tutte le mattine fino alla brutta telefonata di inizio dicembre ‘19.
Un amico mi disse che l’avevano avvelenata al Tòppo di Pànno. Qualche giorno dopo mi diede una sua bella fotografia con lo sguardo pieno di felicità di vivere che consisteva in poco/tutto per lei: nel voler un bene semplice incondizionato, che non chiedeva alcun ricambio.
Ho fatto pure denunzia ai CC…ma a che serve? Devi pregare solo il Padreterno di farti trovare il soggetto mentre imbandisce la strada di succolenti bocconcini…
Ma Mabel è solo una di una lunga serie di vittime nel maledetto triangolo- “zona d’operazione” del killer (o più), su indicata. Capite bene che costui regala a queste povere bestie, "colpevoli solo di vivere", la morte fra sofferenze inimmaginabili.
Altre povere vittime più o meno nello stesso periodo: un bellissimo cane husky occhi azzurri al Tòppo di Pànno; un altro: Rocky, un pacioccone che stava acquattato sempre nei pressi della chiesa del Carmine.
Ma la mano assassina non si è fermata: pochissimi giorni fa, il 2 scorso, ha confezionato ed elargito polpettine condite di morte che per miracolo non hanno fatto una nuova vittima grazie al pronto soccorso prestato dall’amico accompagnatore e soprattutto dal veterinario.
Successo in via S. Michele.
Il cane grossa taglia, Cucciolone bianco, la mattina presto verso le 7,30 ingurgita rapidamente una delle pallottole di carne, sparse sulla strada, prima che il padrone possa impedirlo. Viene portato immediatamente dal veterinario che gli fa la siringa che lo salva.
Le “pallottole” di carne contenevano frammenti di pillola color ggiàllo, sono state subito raccolte per evitare il peggio ad altri cani.
E’ stata presentata denunzia alla Polizia Municipale di Montella e le esche sono state consegnate all’apposito servizio ASL per ulteriori esami approfonditi ed adempimenti procedurali per eventuali indagini di reato alle autorità.
Ma detto inter nos, con la legge ragnatela (papàgno) che ci troviamo, non acchiappi manco la mosca: se pure la nostra polizia (la più efficiente del mondo) l’acchiappa mentre delicatamente depone i bocconcini per terra, il tutto va a finire prevedibilmente a tarallùzzi, con una pacca sulla spalla accompagnata da paterna minaccia: “Non farlo più!”.
Giuseppe Marano