Al tempo di Federico II di Svevia, "Al Cammino di San GUGLIELMO" (( Clicca sul seguente LINK, usciranno tre ulteriori commenti preliminari:
( Angelo Capone https://www.facebook.com/carmine.deangelis.5/posts/10218134437863324))
Montevergine-Chiusano S.D.-Goleto e "Al cammino di San FRANCESCO" che, nel secolo successivo (1200), sulle stesse vie dell'ACQUA, pose la prima pietra, in località FOLLONI di Montella, alla confluenza del Fiume CALORE Irpino col suo affluente di destra idrografica, (lato Bagnoli I.), ora denominato IENNARULO. Ma già un millennio prima, al tempo di Cristo, l'Imperatore Romano AUGUSTUS ( nolano di nascita) , in questi luoghi del Fronte Settentrionale dei Monti Picentini, diede il nome ad una medio-piccola SORGENTE("Fontana r' AUSTO"/oggi in
proprietà Carignani), anch'essa in sx idrografica del Fiume CALORE, compresa tra la piccola "Fontana del MIRACOLO" di San Francesco a Folloni e la importantissima "IperSORGENTE BAGNO della REGINA" ( erogante, storicamente, portate oltre i 2000 litri di acqua al secondo).
La galleria, passante sotto Tagliabosco-FontiglianoNord e quindi, a Sud dell'Abbazia del GOLETO, per proseguire fino a CAPOSELE, alla base del Fronte Settentrionale del Massiccio del CERVIALTO-Falda pedemontana del Monte RAMATICO. A Caposele il fiume sotterraneo si incrementava delle copiose acque della famosa Sorgente SANITA' di Caposele e, sempre in galleria, almeno per buona parte, verso Bari-Lecce-Santa Maria di Leuca (al cospetto dell' Africa). In un momento, un monumento della natura di singolare bellezza fu eliminato totalmente dalla vista dei montellesi e non solo. Diventò un puntino geografico in cartografia e un mero prato, con erba spesso secca, nella realtà territoriale del passante che non si rendeva, e ancora oggi non si rende nemmeno conto di quale sito stesse attraversando, in ferrovia o a piedi e/o in auto lungo la strada adiacente asfaltata, ex statale per Bagnoli Irpino.
Tutto è rimasto fissato nella mente e nella percezioni retinico-cerebrali di noi pochi supravvissuti all' eliminazione, cancellazione, CAPTAZIONE totale delle acque mediante la definizione di un VESPAIO Drenante capace di far defluire le acque in una condotta sotterranea, a partire da un piccolo manufatto in pietra calcarea costruito in adiacenza alla strada. Uno spettacolo della natura che non può e non deve restare occultato per sempre, deve essere riportato alla vista dei MONTELLESI, degl' IRPINI, di tutte le scolaresche d'Italia, e non solo, per finalità didattiche, ludiche, turistiche e di conoscenza delle vere VIEdell'ACQUA, con la RICAPTAZIONE mirata alla costruzione di un TEMPIO VETRATO, TRASPARENTE e capace di riportare a giorno, alla vista di tutti, quanto fu profanato, in un attimo e con un'apposita Legge, nei primi anni 60.
In un Paese normale, prima di fare leggi di questa portata, si sarebbe almeno pensato di studiare un "PIANO delle ACQUE" e delle connessioni socio-economiche relative alle popolazioni residenti... Tre paesi limitrofi interconnessi all'AQPugliese, Montella, Bagnoli e Cassano, hanno e gestiscono in proprio tre depuratori. Ma vi sembra una cosa possibile e giusta? Come minimo si doveva progettare e gestire e pagare "da parte dei beneficiari finali" un DEPURATORE intecomunale più a valle possibile ( tra Cassano e Montella in destra CALORE, fuori da formazioni idrogeologicamente connesse alle sorgenti) e tale da ricevere , con condotte ben ubicate, (sicuramente stagne e tali da non attraversare falde acquifere episuperficiali, prossime al piano di campagna), le ACQUE NERE da DEPURARE il più possibile e da riutilizzare per irrigazione e/o per reimmettere nel fiume Calore. I tracciati attuali e le stesse condotte,(con i relativi, spesso molto profondi "TOMBINI" d'ispezione e/o di collegamento dei tubi), hanno queste caratteristiche, in zone alluvionali e carsiche e/o proprio in falda acquifera? Cicero pro domo sua. Stato,Regione,Comuni. Strano modo di interpretare la reciprocità, la gestione del territorio e il bene comune, strano modo di fare e anche di interpretare le LEGGI.
E anche di leggerle e farle rispettare. Fermi agli anni 70/80. Anzi... / Per quanto riguarda altri acquedotti, come ALTO CALORE, AMAN Napoletano e altri verso altre realtà e per un totale di 5-6 milioni di abitanti serviti, valgono le stesse considerazioni in rapporto agli ACQUIFERI del grande TERRITORIO montellese coinvolto a sottendere i deflussi sotterranei, alle varie profondità e direzioni verso Pozzi e Scaturigini captate e non. / Dal PANTHEON d'ITALIA dell'ACQUA ... Ciao Vittorio.! Angelo