Sabato 3 dicembre a Montella è stato presentato il libro di poesie “Si mi oto a quera via” (Se mi volto su quella strada). Si tratta della prima opera di Christian Sarni, 44 anni. L’autore vive a Roma dove si è trasferito dopo il Liceo, ma non ha mai dimenticato la sua terra. La raccolta di versi è infatti un omaggio in dialetto al suo paese, Montella, ma di riflesso rappresenta anche un atto di amore e nostalgia di chi ha lasciato l’Irpinia per lavoro e ora guarda da lontano questa provincia, che ha regalato a una generazione un’infanzia spensierata pur negli anni difficili del dopo-terremoto.
“Dopo anni passati fuori, quando torno mi sento un po’ più solo, quasi straniero, nella mia amata terra. Ma poi basta voltarmi a guardare con più attenzione e qualunque strada, qualsiasi angolo, ogni punto dove poso gli occhi si anima in un teatro di esperienze vissute attraverso mosaici di relazioni autentiche che hanno lasciato un segno indelebile.
Esiste un posto speciale tra la mente e il cuore dove è bello fermarsi, un luogo magico dove ci si può incontrare e rimanere giovani per sempre: la memoria”, spiega l’autore. “L’idea di scrivere questi versi, e c’è poi anche una parte relativa agli usi e costumi montellesi, è nata durante la prima fase della pandemia. Credo che a molti sia accaduto lo stesso. In quei momenti il distacco dal mio passato si è riproposto con maggiore forza. E’ un lavoro senza velleità letterarie, che però è scaturito in maniera naturale. Proprio per questo motivo spero possa trovare un riscontro nella mia comunità a cui dedico il volumetto”.
La presentazione di “Si mi oto a quera via” (Ed. Digital Graphic) si è tenuta presso il Teatro Solimene di Montella sabato 3 dicembre grazie all’iniziativa dell’associazione culturale “Ferdinando Cianciulli” e con il patrocinio del Comune di Montella. Insieme all’autore sono interveniuti i professori Paolo Saggese e Tullio Barbone, il giornalista Giulio D’Andrea (sua la prefazione) e Mario Grasso, segretario dell’associazione “Ferdinando Cianciulli”. Moderatore dell’incontro la scrittrice Maria Barbone. Per l’occasione Nadia Marano, autrice del disegno in copertina e delle illustrazioni che animano le pagine del libro, ha presentato una sua opera.
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