Le nuove sorgenti del FiumeCALORE sono le ACQUE nere di FOGNA di due DEPURATORI (( BARUSO di MONTELLA e CERRETE di BAGNOLI I.)) Totem e Tabù, non nel senso Freudiano, ((anche se qualche parallelo nella questione della MORTE del fiume CALORE ci potrebbe anche stare (vedi a proposito FOTO, LINK e Tweet nella continuazione dell'articolo)), ma nel fatto che "LO JUMO", per noi montellesi, e non solo, è come un TOTEM - un pò come "LO NINNO ré LA CELECA"- un Dio pagano "issato", in senso metaforico, nel territorio, a partire dal NINNO e da Colla FINESTRA fino a CASSANO Irpino e
oltre: verso la terra di SPARTACO e dei progenitori SANNITI che si rinfrescarono nelle Nostre Acque (da qui, Montella, defluenti fino a quel mitico luogo descritto da DANTE, per ricordare MANFREDI di SVEVIA , figlio di Federico II, e le sue spoglie sepolte a "morrecene speditivo, perché morto in battaglia" su una sponda/terrazzo del CALORE Irpino, proprio <<...in co del ponte presso a Benevento,...>> ).
E', inoltre, per Noi un TABU', nel senso che non può essere violato, violentato, "ASSECCATO" dalla insipienza di quanti, avulsi da questo TERRITORIO, sono stati mandati, purtoppo democraticamente, nei luoghi del potere alto, e nel tempo, per prendere decisioni capaci di far MORIRE l'Alta Valle e il FIUME dei PICENTINI IRPINI, di settentrione, che si differenziano da quelli adiacenti salernitani ubicati al di là della CELECA e caratterizzati dal fiume Picentino e in parte dal Tusciano. LO JUMO per antonomasia è MORTO fino a "L'URIO RE LI SCARPARI". A "Chiuppito" , da tempo, non c'è acqua residuale. -"Rint' a l'URIO ré LA PELATA ré LO PONTE ré LO JUMO" è rimasto poco più di un metro di "acqua fetente" non ossigenata e, pertanto, è sopraggiunta la MORTE BIANCA delle TROTE FARIO che, alcuni volontari non sono riusciti a salvare e, pertanto, esse hanno galleggiato sull'acqua, pancia bianca in aria, e con i bellissimi puntini rossi dorsali nascosti verso il basso del greto scavato dalla furia delle acque che, prima delle captazioni selvagge, arrivavano copiose e cariche di energia capace di scarificare e scavare anche le opere antropiche (cascata e basamento...) costruite per derivare (anno 1812) acqua al MULINO caratterizzato da una ruota in pietra posta subito prima del Ponte romano che ancora appare in coniugazione con i poveri resti delle strutture esterne e di accoglienza di una popolazione che usava il pane e la pasta come alimento primario. Questo, quando era una colpa grave mangiare qualcosa senza pane, senza l'accompagnamento del pane saziante... altri tempi. Parlo di opere antropiche ben costruite e non come quelle dei nostri calcestruzzi depotenziati di cemento legante. L'ACCELLICA col suo NINNO e la cuspide del monte Salvatore". Subito dopo vengono i PIANORI di VERTEGLIA e... . - Luoghi simbolici abbandonati da sempre e al bisogno strumentalizzati, come spot, col solito meglio apparire che essere. Usati e riabbandonati come sempre. - La "PUZZA" sul Ponte rotabile per il Salvatore è insopportabile, dopo che hanno fatto i lavori per i collegamenti al Nuovo Depuratore di STRATOLA proprio vicino ai ruderi del PONTE ROMANO, alla sorgente FONTANA R' AUSTO (AUGUSTO) , tra La Ipersorgente BAGNO dellREGINA e la VENTARA o Paleoinghiottitoio della CARPENETA. Un auspicio permane: ho visto, monitorando l'agonia del fiume, tanti bimbi arrivare al PONTE, assieme alle madri, per vedere, attoniti e tristi, la MORTE della CASCATA. Mi sono chiesto: " Chi porta chi"? Ho fatto vincere il candido, naturale ambientalismo dei bimbi ancora non abituati, inducati agli scempi e alle brutture dei nostri tempi cosìddetti moderni. Una fiammella di speranza permane. Sono cosciente di rivolgermi a loro prima che il "suo particulare" s'incunei , al tempo del tutto è possibile, tutto può diventare lecito con l'assenza delle istituzioni preposte al controllo e con le giuste conoscenze apicali. L'ultimo atto d'amore di Carlo CIOCIOLA, per la Nostra Terra e per i Fiume in particolare, è stato quello di pubblicare, sul prossimo numero della "Sua" Rivista "IL MONTE" , una FOTO della CASCATA in secca 2016, articolo per 2017, con su scritto in Rosso: "ASSASSINIO" - Deflusso Minimo Vitale Legale/ Legge dello Stato. L'altra foto della Sua speranza è quella dei ragazzi che fanno l'ultimo bagno alla CASCATA prima della SECCA incombente. Ora, alla seconda Cascata della MADONNELLA , alla base della indecente GROVIERA di CAVE, dove si è trasferita l'AGONIA , siamo in attesa che il processo di MORTE si compia e avanzi verso il Varo della SPINA, oltre le bellissime FORRE, (resti di Marmitte dei GIGANTI) del "Ponte ré lo CHIANIEDDRO" , ora dedicato a Carmine Palatucci, superabili solo con canotto, a meno che non si prosegua, via terra, facendo un cosìddetto, non facile, cavallo; termine verosimilmente preso dagli scacchi.
- Non hanno ascoltato, in tempo, il nostro appello a portare con tubo volante, (come fatto a BARUSO per tentare un minimo di diluizione delle acque nere di fogna nel fiume), altra acqua dell'Ente Irrigazione derivata, (dalla curva delle SERRE, dalla tubazione/canale che da qui va al Mamelon con vascone di MONTICCHIO/Cannavali) , e portata direttamente alla CASCATA e quindi nell'acqua residuale che si stava già deossigenando: Avrebbero salvato le TROTE FARIO - assieme ad altre specie- e dato a tutti noi l'impressione della VITA, VITA almeno sulla CASCATA della LAVANDAIA, che sempre più è inserita tra i simboli, sia pur non ancestrali, di MONTELLA. Quelli ancestrali sono, in particolare, tra gli altri: " Il FIUME CALORE,
Che fare? Come uscire da situazioni angoscianti per l'A. Valle del CALORE ? La soluzione sta sempre nello Studio, Analisi e Proposte. - Allo scopo propongo di leggere l'articolo che uscirà a breve sulla Rivista "IL MONTE" e di leggere, vedere, ascoltare anche il seguente articolo recentemente pubblicato su PalazzoTenta39 di Bagnoli Irpino, con foto significative , LINK di Tweet e Video non meno importanti e/o impressionanti: "CALORE IN SECCA...Alimentato da DUE DEPURATORI (di Montella e Bagnoli ). URGONO POLITICHE di BACINO..." clicca sul seguente LINK e attendi alcuni secondi per il collegamento:
http://www.palazzotenta39.it/public/fiume-calore-in-secca-alimentato-dai-depuratori/
Angelo CAPONE / 5-11-1946 /