Matteo Renzi ha vinto nettamente alle primarie, è diventato il nuovo segretario politico del PD. La sua teoria, della rottamazione, ha avuto inizio. I suoi prossimi collaboratori sono tutti giovani al disotto dei quarant’anni, molti dirigenti della vecchia guardia si stanno riposizionando ai margini, in attesa di vedere che cosa i giovani saranno capaci di fare. Con questo voto, Renzi è legittimato, dalla base del suo partito, a proporre al Governo e in Parlamento, tutto quello da lui e dal partito ritenuto prioritario e urgente fare per
fronteggiare la crisi e dare il via alle riforme, da quella elettorale, a quelle istituzionali, affrontando subito anche i problemi della mancanza di lavoro, la soppressione delle province e del numero dei parlamentari, con la formazione di una sola Camera, ecc. ecc. Tutto il programma di Renzi, a mio avviso è la soluzione a tanti problemi che attualmente vengono denunciati dalla maggioranza degli Italiani, speriamo che abbia la forza necessaria, la condivisione e gli aiuti per portarlo avanti. La linea Renzi è la via soft alternativa ai vaffa….. di Grillo e all’attuale movimento dei Forconi. Questi movimenti, accusano giustamente la vecchia classe politica di essere responsabile della grave situazione in cui si trova oggi l’Italia. Secondo loro, dovrebbero andare tutti a casa, ma per lasciare il posto a chi? E poi, chi riuscirà a levare la poltrona di sotto al sedere a così tanti vecchi burocrati dei vari apparati politici dello Stato? Forse i lavoratori disoccupati, oppure gli artigiani i commercianti o i cosiddetti forconi. E’ comprensibile, che molti italiani appartenenti alle suddette categorie, alcuni dei quali sono arrivati anche a gesti estremi, scendano in piazza, anche in modo violento, a chiedere il vero cambiamento di tutto ciò che fino ad oggi non ha funzionato nel nostro paese. Nell’Italia civile, io non vedo pericoli di rivoluzioni o di colpi di stato, ecco perché sempre secondo me, la via del cambiamento più giusta è quella di Renzi, a cominciare dal suo partito per andare successivamente e velocemente alla modifica e alla correzione delle linee di governo del paese, ritenute deleterie e dannose dalla maggior parte dei cittadini, non ci sono al momento altre scelte, occorre far presto, molto presto, il tempo va scadendo, bisogna finirla con le polemiche sul passato. Largo ai giovani è un loro diritto dovere impegnarsi al salvataggio dell’Italia e a costruirsi un futuro migliore. La crisi richiede, un grande impegno da parte di tutti e il rinnovo generazionale con l’inserimento di idee nuove, e di giovani forze, contribuirà senza nessun dubbio al suo superamento. Graziano Casalini