Una candidatura rappresenta sempre un’emozione fortissima, proprio quella che provo in questi giorni, da quando cioè sono in corsa, come sicuramente saprete, per la presidenza della Provincia di Avellino. Avverto il peso della responsabilità, ma anche l’entusiasmo di una sfida avvincente. Che è soprattutto una sfida corale, quella di una comunità che ha deciso di puntare su di me. Una indicazione di cui sono onorato.
La Provincia è tecnicamente un ente di secondo livello. Ad eleggere il presidente ed il consiglio non sono, infatti, i cittadini, ma chi li rappresenta. Il corpo elettorale è composto dagli amministratori, da una platea di addetti ai lavori. Ciò nonostante in questi giorni che ci separano dal voto, in programma per il 18 dicembre, ritengo necessario sollecitare la pubblica opinione su quella che è la mia, la nostra visione di Provincia. Sul ruolo, le funzioni, le vocazioni che l’Irpinia potrà e dovrà assumere se vorrà davvero intercettare il futuro ed essere protagonista del suo domani.
Una visione, voglio dirlo, che sarà politica. Perché la politica è il sale della democrazia ed io credo fermamente nel suo primato.Lo dico in particolare in risposta a chi, ancora in questi giorni, si fa promotore dell’indistinto, facendo dell’indistinto un valore. Io contesto questa logica e sono, al contrario, convinto che, mai come ora, abbiamo difronte a noi la responsabilità di scelte lineari e trasparenti. L’ambiguità non ci può e non ci deve interessare. Men che meno l’opportunismo. E’ tempo, questo, di coraggio e determinazione. Abbiamo dietro di noi l’incertezza della pandemia e davanti a noi l’ambizione di superarla e di determinare condizioni di crescita per il nostro territorio e per le nostre comunità.
So per certo di non avere altro da offrire se non le mie idee e la mia passione. Ho dalla mia parte la lealtà e la voglia di non fermarmi di fronte alle difficoltà. Mi riconosco tempra forte e volitiva, come ogni irpino ha e deve avere. Da sempre, a guidarmi è la saggezza degli artigiani ed è così che mi definisco, un artigiano dell’amministrazione che, con sobrietà, prova a trovare soluzioni ai problemi dei cittadini. Sento di doverlo all’Irpinia, ai nostri figli, al nostro domani.
Ecco perché a tutti voi sento di dire: hirpina audacia !!!