Guardia Medica Azzoppata - Ciao Vittòrio! Prima di scriverti ti voglio preavvertire che probabilmente qualche lettore che mi darà l’onòre di leggere queste chiacchiere fra noi, sbotterà con scalpore paesano: “Ma sto…..re prèsite parla sulo re fatti ca capitano a ìsso! Si sente no magalòmano, chi se ne fotte re li uài sua!” (traduciamo per qualche strànio che non capisce: “Ma sto prèside parla solo dei guai che gli capitani, ma con tanti che ne abbiamo, chissenefréga!”. Ma no! Vittòrio, tu sai che le EPISTOLE che ti scrivo non hanno gradevole volatilità fantasiosa, ma portano fatti reali di casa nostra che solo per un …càso son capitati a me, ma possono capitàre a ttùtti! Come vèdi mi son giustificato di fronte al pubblico con moderato ricorso al sociologismo del politicamente corretto (per come lo pronunziano “sociologismo” mi verrebbe da scriverlo con due “g”).
Sparo il problema: essendo chiuso lo studio del mio medico, sabato 13 gennaio , presento alla guardia medica la prescrizione di analisi cliniche prescritte e sottoscritte da un noto specialista. Il medico con molto garbo, mi dice che può limitarsi solo a prescrivere medicine, non analisi (solo per evocazione di colleganza professionale l’anno scorso una dottoressa si è rifiutata di mettere il catetere in situazione di conclamata necessità, perché non le competeva, mentre un provvidenziale infermiere della MISERICORDIA accorso dopo una nottata di tribolazione l’ha egregiamente installato evitando il peggio…Non posso aggiunger altro).
Nel caso di sabato scorso il dottore guardia medica, non si è rifiutato, ma mi ha gentilmente informato che non poteva prescrivere all’ASL le analisi, per disposizioni dall’alto. Vallo a trovare questo ALTO: il Padreterno o qualche altro inquilino illustre dell’ALTRO MONDO? Se ti trovi in un’emergenza del genere di sabato, non ne parliamo di domenica, questo ti regala quell’ALTO! E questa è la nostra sanità declinata e declamata “eccellente” con particolare ricalco vocale, dal nostro governatore cui in ultima analisi fa capo la nostra sanità. Al lume della mia modesta logica normale, direi banale, non capisco perché un medico fornito di laurea non farlocca, possa prescrivere medicinali ma non analisi peraltro suggerite “autorizzate” da un collega specialista.
La “eccellenza” di De Luca mi fa vedere una maglia di sacco con nodini d’oro isolati sparpagliati brillanti qua e là, irrelati: non virtuosamente connessi in una efficientante (quant’è brutto!) struttura organica d’insieme. Il filato dovrebbe essere unico: lo stesso.
Amico Vittorio, già sai che la mia lagnanza, per quello che può valere nel nostro “sistema”, la mando anche ai “capezzoni pesanti” che tengono lo stèrzo del paese e ci tirano a capézza; la mando al mio solito come fosse un “razzo a ricerca di calore”, che a volte coglie però! Si può trovare qualche “calorosa mano pulita” che…fa piazza pulita, (non dimentichiamo la bonifica storica di un gruppo di giudici che azzerò, anche se per poco, la politica politicante che sembrava immortale). A volte ‘sto ràzzo coglie e mi faccio pure “li nimìci”. E per questo mica mi metto il lutto! Mica perdo voti!
Mi pare Musolìno dicesse: “Molti nemici, molto onore!”, condivido…ma a sto punto sicuro esce lo scarapàppolo che stava in agguato: “Lovillòco lo prèsito s’è mostrato quello che è: “No fasccìsto!”
Giuseppe Marano
Interessante intervista da parte del noto giornalista GENZALE al non meno noto clinico SORRENTINO, sulla situazione critica della nostra situazione sanitaria nonostante tante “eccellenze” purtroppo isolate.
https://www.francogenzale.it/Paolo-Sorrentino-l-Epatologo-con-il-pallino-della-Ricerca