Di Roberta Bruno su Venerdì, 31 Gennaio 2020
Categoria: Vario

Buonopane : così la "rivoluzione" degli edifici scolastici a Montella , Pubblicato dal Quotidiano del sud

MONTELLA – Trascorsi i primi otto mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale il sindaco Rizieri Buonopane racconta al Quotidiano del Sud le difficoltà trovate, i risvolti e i progetti per il nuovo anno.   L’attenzione dell’amministrazione si sta concentrando sulla risoluzione dei contenziosi di rilevante importanza economica accumulati negli anni, come quelli riguardanti la casa comunale, il palazzetto dello sport e degli espropri risalenti agli anni ’80, altri ancora, già risolti, come quelli con la Comunità Montana e con l’Alto Calore hanno già inciso positivamente sul bilancio comunale.


I progetti già messi in campo riguardano invece lo sport: «I lavori al palazzetto dello sport sono già in atto, puntiamo non solo ad ampliare e migliorare la struttura ma anche renderla un luogo polivalente e di riferimento per il paese di Montella, che al momento è sprovvisto di palestre». Afferma il sindaco Buonopane «Il nostro obbiettivo è quello di non lasciare più opere incompiute».


Ma le palestre non sono gli unici luoghi fantasma nel paese, da ottobre infatti, con l’ordinanza del sindaco per la chiusura degli edifici scolastici (sia il plesso elementare F. Scandone, sia la scuola materna Campo dei Preti), rinvenuti successivamente inagibili, anche le scuole hanno perso domicilio: accorpate e dislocate in altre strutture, mentre il corpo della scuola elementare frazionato in sedi separate, con tutti i disagi che la situazione comporta ad alunni, insegnanti e genitori.


«Le soluzioni che l’amministrazione sta valutando per ovviare all’impellente problema dell’edilizia scolastica – afferma il sindaco - riguardano la realizzazione di una nuova scuola materna presso Campo dei Preti. Anche in questo caso, come per il palazzetto dello sport, abbiamo già ottenuto il finanziamento per il progetto, che prevede, in sostanza, l’abbattimento della struttura esistente, ritenuta inagibile, e il conseguente rifacimento. Un progetto è previsto anche per il plesso adiacente alla scuola, proprio in quel luogo, infatti, potrebbe nascere la nuova scuola elementare. Quello che immaginiamo è un campus scolastico delocalizzato e completo di servizi e palestre».
Rimane al momento l’interrogativo circa il destino dello stabile della vecchia scuola F. Scandone, edificio che, come sottolineato dal sindaco, «presenta forti criticità a prescindere da un eventuale sisma».


Un’analisi approfondita sull’edificio è in questo momento in atto, ad interessarsene è il tecnico e sismologo ing. Penna, le cui indagini, completate con relazione e saggi, saranno a disposizione dell’amministrazione comunale già a partire dalle prossime settimane, e per le quali, garantisce Buonopane, sarà stabilito un incontro pubblico.
Sono tanti gli edifici di proprietà del comune che negli anni e tra le diverse amministrazioni sono stati trascurati e oggi risultano inagibili o comunque non a norma, lo stesso sindaco definisce «il quadro desolante. Basti pensare alla casa della musica, al centro sociale o al palazzo Capone. Tutti edifici con potenziale ma resi impraticabili per via di incuria e cattiva gestione».
Da questo elenco non si salva neanche la biblioteca comunale, luogo ostile e poco accogliente (l’intonaco si stacca e aumentano le infiltrazioni) verso il quale il primo cittadino afferma di avere delle idee, ma che per il momento riserva per sé.


Le casse comunali languono e non sarà certamente facile gestire i tanti progetti senza correre il rischio di disperdere risorse ed energie, gestendo male i lavori, o peggio, lasciandoli incompleti per insufficienza di fondi.
Per quanto riguarda il rilancio del paese in sviluppo e turismo in prima linea c’è il progetto per il recupero del vecchio mulino e dell’area ambientale adiacente, un progetto stimato per due milioni di euro. Un prospetto ancora più ambizioso prevede invece l’istallazione di un ponte tibetano sul fiume Calore e di uno Zip line tra i boschi, un piano di lavoro da circa 5milioni di euro, candidato tramite l'Aci Club ai finanziamenti europei, ma che potrebbe interessare anche enti privati, che guarda alle montagne montellesi come un nuovo polo di attrazione ludico-turistica.


Altro progetto importante è la proposta di impianto del biodigestore nell’area industriale del paese per il ciclo integrato dei rifiuti che riguarda l’intera provincia di Avellino, a tal proposito il sindaco Buonopane commenta: «Si sta valutando la possibilità di realizzare a Montella un’industria ambientale che possa trattare il rifiuto organico. I benefici di un progetto del genere si avranno sicuramente sul piano occupazionale oltre che in benefit economici da reinvestire in altri servizi. A tal proposito il 12 febbraio faremo visita ad un impianto che si trova in provincia di Udine, realizzato tra l’altro proprio da imprenditori irpini, e lì oltre a guardare in funzione la struttura avremo modo di conoscere i pro e i contro di un’installazione del genere. È chiaro che un impianto a impatto zero non esiste, ma è paragonabile a qualsiasi altra industria che viene fatta. Qui verrebbe trattata la parte organica dei rifiuti e riteniamo che questa soluzione di tipo anaerobico possa essere la scelta migliore. Anche a tal riguardo faremo un incontro pubblico invitando esperti e tecnici, in modo tale da informare e lasciare spazio al dibattito per questa scelta politica che interessa certamente tutta la comunità».


Infine, quando al sindaco viene chiesto quali fossero le iniziative per i giovani risponde: «Per i giovani invece l’amministrazione crede necessaria e prioritaria la creazione di posti di lavoro, punti di forza saranno: un turismo importante e duraturo (non quello della sagra per intenderci) con i progetti sopracitati; la riduzione del costo dei lotti per l’insediamento produttivo, con le premesse di viabilità corretta, trasporti e servizi; e, infine, diffondere tramite uno sportello le informazioni per i bandi regionali, ministeriali ed europei che puntano all’imprenditoria personale».
Nonostante gli ottimi propositi si dovrà lavorare molto affinché i giovani, in un paese che è rimasto senza scuole, senza impianti sportivi, senza cinema e senza alcun luogo di incontro culturale, possano scegliere di rimanere ancora in questi luoghi e non immaginare una vita, qualitativamente migliore, altrove.

Roberta Bruno

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