Stipendio dimezzato e funzioni sospese. Guai per l'ufficiale sanitario del distretto sanitario di Montella. Il medico certificatore dell'Asl è finito ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Guardia di Finanza di Sant'Angelo dei Lombardi su delega della procura.
scorso anno.
Le indagini vanno avanti e l'accusa parla di consegne pro manibus del denaro dei versamenti per il rinnovo delle patenti, assicurando che avrebbe che li avrebbe effettuati. La Finanza ha trovato bollettini pagati ma intestati a più persone, secondo un primo accertamento il danno per l'erario ammonterebbe a circa 35mila euro. L'inchiesta risale al 2016 e nel maggio di quell'anno avvenne l'accesso alla documentazione in possesso del medico presso gli uffici dell'Asl e a casa sua.
Gli utenti si recavano nell'ufficio dell'Asl per effettuare le visite mediche di idoneità alla guida e invece del bollettino di versamento consegnavano il denaro, come accertato in diversi episodi, al medico. Un particolare su cui fiamme gialle e procura vogliono vederci chiaro.
Da verificare dunque quanti siano poi stati i versamenti realmente avvenuti.
Secondi la Finanza i diritti sanitari dovuti (circa 28 euro per le patenti A e B e 45 per le patenti C, D) andavano direttamente al medico. A conclusione della verifica fiscale, sono stati recuperati 23 mila euro di imponibile per prestazioni mediche «in nero». Ipotizzata, dunque, una frode all'Asl.
In via disciplinare e aspettando il corso delle indagini il medico si è visto ridotto lo stipendio del cinquanta per cento.
E poi c'è la sospensione dalle funzioni dirigenziali di certificatore con decorrenza immediata.