Come Consiglieri Comunali di opposizione non possiamo non prendere atto della protesta - e delle richieste - che sono state avanzate dai nostri concittadini sui criteri adottati dalla Maggioranza Capone per la riscossione dei canoni enfiteutici e demaniali enfiteutici e delle procedure di affrancazione. Pertanto, quindi, invitiamo la Maggioranza a riconsiderare i correttivi e i rimedi possibili circa la decisione assunta, con l’obiettivo di conciliare, come avvenuto in altri Comuni, gli interessi dell’Ente con quelli dei numerosi cittadini destinatari dei provvedimenti amministrativi, anche per evitare sicuri contenziosi a scapito dell’Ente.
nostra parte l’abbiamo fatta con responsabilità, anche questa volta e in ogni passaggio consiliare in cui ci è statasottoposta la “spinosa“ problematica degli enfiteusi e dei canoni.
I consiglieri di opposizione hanno sempre proposto alcuni possibili correttivi, affinché la decisione finale mettesse l’Ente Comune al riparo dai rischi di danni erariali, ma risultasse parimenti equilibrata ed equa per le tasche dei cittadini che si sarebbero trovati gravati da “debiti” nei confronti dell’Ente, che in taluni casi probabilmente non sapevano nemmeno di avere. Da qui i Consiglieri hanno avanzato alcune richieste di correzione: - rimodulazione delle categorie di terreni in base alla diverse tipologie colturali e conseguente applicazione dei canoni ifferenziati;
- necessità di procedere non solo alla mappatura degli enfiteusi ma anche alla rettifica dei confini delle “proprietà“ comunali, per evitare disparità di trattamento tra i cittadini “mappati” e quelli che godevano di beni che non erano rientrati nella mappatura perché i confini erano stati (anche in tempi recenti) via via spostati, etc.. Ebbene nella seduta consiliare di approvazione dei canoni enfiteutici del 19 maggio 2016 i Consiglieri di opposizione hanno dovuto prendere atto che le loro proposte di rimodulazione dei canoni in base alle 4 categorie di terreni non erano state accolte, per cui non hanno ritenuto di poter approvare la proposta della maggioranza.
Crediamo sia il caso di rammentare al Sindaco Capone che se si è Maggioranza lo si è sempre: negli onori e
negli oneri che, come in questo caso, obbligano a rivedere le decisioni assunte, visto che non trovano il consenso che ci si aspettava.
E’ il risultato di un inveterato modus operandi di questa Maggioranza che finge di chiedere il confronto con l’opposizione a cose fatte per poi tentare di addebitare, molto ingenuamente, ai Consiglieri di opposizione
responsabilità che non possono avere.
E una giustificazione ingenua che non funziona, perché i cittadini non sono cosi sprovveduti: e sarebbe il caso che il Primo cittadino e i Consiglieri di maggioranza non ci riprovassero più.
I Consiglieri Comunale di opposizione
Michele BRANDI, Rino BUONOPANE, Anna DELLO BUONO, Valerio DRAGONE, Emiliano GAMBONE