Nei giorni scorsi si è rinnovata, per l’ennesima volta, l’umiliante visione del fiume Calore in secca e con essa la morte di un intero ecosistema fra i più importanti ed unici, nell’indifferenza di tutti e principalmente di chi doveva impedire che ciò accadesse. Infatti alcuni tratti del nostro fiume, causa il mancato rispetto del “minimo deflusso vitale” (e non solo), non vengono tutelati dai poco sensibili addetti ai lavori. Nessuna politica per salvare questo habitat tutto ricadente all’interno del Parco dei Monti Picentini. Le nostre sorgenti rappresentano il sito naturalistico sicuramente più importante di tutta la provincia e trai i più ricchi di biodiversità dell’intera regione Campania. Sabato 5 novembre: mentre l’Amministrazione Comunale di Montella premiava il film documentario “Il bacio azzurro”, con la