Tra chiese, palazzi storici e monumenti ecco cosa vedere nel comune di Montella in Provincia di Avellino
di Diana Cataldo
IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO A FOLLONI A MONTELLA
Percorrendo un suggestivo viale di platani, si arriva al complesso monumentale di San Francesco a Folloni. Il suo primo nucleo risale al XIII secolo. Esso venne radicalmente trasformato tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI secolo, quando fu realizzato il bel chiostro che attualmente accoglie chi visita il Museo di San Francesco a Folloni. Superato il piccolo chiostrino cinquecentesco, ci si immette, poi, negli ampi corridoi del secondo chiostro, quello settecentesco,e nel grande refettorio. Nella sagrestia della chiesa, si ammira la tomba marmorea di Diego I Cavaniglia, signore di Montella, realizzata nel 1480 da Jacopo della Pila. Del 1783 sono invece gli splendidi mobili in noce con intarsi di acero bianco che ne tappezzano i muri. Nel corso degli anni Trenta del Settecento, la chiesa di San Francesco fu completamente ricostruita, decorata con stucchi di finissima fattura e arricchita da un monumentale organo a canne del 1740, collocato in controfacciata. Nel Museo Laboratorio (laboratorio di restauro della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici) del convento di San Francesco a Folloni, sono state raccolte molte opere d'arte recuperate dopo il terremoto del 1980. Il museo è meta annuale di più di cinquemila visitatori.
www.complessosanfrancescoafolloni.beniculturali.it
SANTUARIO DEL SANTISSIMO SALVATORE A MONTELLA
Negli spazi antistanti il Santuario è sistemato il pozzo in pietra da cui, miracolosamente, rampollò l’acqua nel 1779, mentre la comunità montellese era afflitta da una grave siccità. Fu in quell’occasione che si fece ingrandire l’antica chiesetta, commissionando anche una scultura in argento fuso e sbalzato, raffigurante il Salvatore, pregevolissima opera a tutta figura firmata dall’argentiere napoletano Pasquale D’Agostino.
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{/source}Il Santuario del Santissimo Salvatore sorge sulla sommità di un monte isolato dal resto della catena montuosa, a 954 metri di altitudine, dominando tutta la vallata sottostante. Ogni anno il santuario è meta di pellegrinaggio, in particolare il 6 agosto, non solo da parte dei montellesi, che considerano San Salvatore il loro protettore, ma anche dagli abitanti dei paesi limitrofi, che risalgono la montagna del santuario a piedi, in segno di devozione, partendo di notte da paesi lontani anche 30 chilometri per ritrovarsi la mattina dopo per la funzione religiosa.
La facciata del Santuario, che si presenta essenziale da un punto di vista architettonico, è stata completamente ristrutturata nel 1979. L’ingresso della chiesa settecentesca è preceduto da tre arcate che immettono in un piccolo atrio, da cui si accede alla chiesa. L’altare, di bellissima fattura, in marmi policromi, risale al 1789 ed è opera di un mastro marmoraio napoletano. L’iconografia del Salvatore è quella del Gesù della Trasfigurazione, che nella rappresentazione popolare ha assunto le sembianze di Gesù in età giovane.
IL CASTELLO LONGOBARDO DI MONTELLA
Sul lato occidentale del paese si trovano i ruderi del Castello Longobardo, delimitati da due cerchie murarie concentriche, entro cui s’innalza un poderoso torrione. Fortilizio romano e poi castello longobardo, la struttura si erge su di un monte (da qui il nome "Castello del Monte") che domina la cittadina di Montella, la quale è situata nella valle ai piedi delle montagne.
All'interno della cinta muraria, gli scavi archeologici hanno rinvenuto anche una necropoli, i cui arredi funerari sono oggi conservati nel Museo Irpino di Avellino.Montella (AV),
documentazione degli scavi archeologici.
Un antichissimo sistema difensivo:il castello della rotonda del prof. Giuseppe Marano
LA CHIESA ED IL CONVENTO DI SANTA MARIA DEL MONTE A MONTELLA
Nella zona nord-orientale si sviluppa il complesso architettonico che comprende la Chiesa e il Convento di Santa Maria del Monte, risalente alla fine del XVI secolo. La chiesa, ad unica aula, con presbiterio quasi quadrato e due sagrestie, è decorata con stucchi settecenteschi. Di grandissimo valore sono le due ancone lignee della prima metà del XVI secolo, con scene scolpite a bassorilievo raffiguranti Le Storie della Vita di Sant’Antonio e Le Storie della Vita di San Giacomo della Marca, attribuite allo scultore Giovanni Miriliano da Nola. Sul terzo altare a destra è collocato un raro dipinto a tempera su tavola, raffigurante la Madonna dell’Umiltà, ascrivibile alla seconda metà del XIV secolo.
LA COLLEGIATA DI SANTA MARIA DEL PIANO A MONTELLA
Al centro del paese si ammira la monumentale Collegiata di Santa Maria del Piano, la cui costruzione iniziò nel 1550. Sul portale in pietra è scolpita la data del 1586, anno in cui, ultimati i lavori della chiesa, fu incardinato il portone. Opera di straordinari artigiani locali, presente finissimi intagli decorativi di gusto manierista, con quattro pannelli al centro della composizione: i due superiori con Cristo Risorto e La Vergine col Bambino; i due inferiori con i Santi Pietro e Paolo. La Collegiata di Santa Maria del Piano custodisce un maestoso organo a canne del 1781 e un eccezionale busto di San Rocco in argento e rame dorato, opera pregevolissima del 1657 dell’artista napoletano Aniello Treglia.
LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA LIBERA A MONTELLA
Costruita nel 1603 e ampliata nel Settecento, si presenta ad unica aula, con abside a pianta quadrata e un pregevole soffitto ligneo a cassettoni, con al centro un dipinto di Michele Ricciardi che raffigura l’Assunzione di Maria. La cupola del presbiterio è completamente decorata da dipinti di Filippo Pennino del 1746, raffiguranti Il trionfo della fede cattolica contro l’eresia; l’organo, la sua balaustra e il pulpito sono interessanti esempi di artigianato ligneo settecentesco di gusto tardo-barocco.
IL COMPLESSO MONASTICO DI SANTA MARIA DELLA NEVE A MONTELLA
Insieme al castello longobardo rappresenta una delle testimonianze più importanti dell'intera Irpinia, sotto l'aspetto religioso, ma anche storico ed etnico. Il complesso monastico, detto anche di Santa Maria del Monte o della Neve, è costituito dalla chiesa e dal convento adiacente, che non è più abitato dal 1921. Il monastero ha subito modifiche architettoniche nel corso degli anni. La struttura è a pianta quadrata e con il tipico chiostro rinascimentale. Le volte a crociera che ricoprono i porticati presentano lunette che sono state affrescate da Ricciardi di San Severino. Molto interessante è anche il refettorio dove è collocato un affresco che rappresenta la Crocefissione. La chiesa è a navata unica con presbiterio e coro. Ha sei altari oltre a quello maggiore e due di questi sono di notevole importanza. In uno degli altari è conservata la pala duecentesca della Madonna della Neve. Tra la zona presbiteriale e l'arcone di fondo è alloggiato un bellissimo coro ligneo a doppio ordine di stalli, mentre sulla porta d'ingresso della sagrestia è situata la cantoria che sostiene l'organo settecentesco. Continua
LA CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO A MONTELLA
La Chiesa di San Michele Arcangelo fu costruita nel 1500 come testimonia la bolla di Papa Leone X del 31 luglio 1515. Fu riattata e abbellita nel 1707 ed ha subito notevoli danni dal terremoto dell’80. Sono stati eseguiti lavori di restauro ed è stata riaperta al culto.
Esternamente la facciata si presenta a capanna. La Chiesa è costituita da due aule rettangolari che attualmente sono divise da un muro ma che in origine erano comunicanti tra loro. L’aula di destra ha una forma rettangolare, mentre l’abside è di forma quadrata. Tre le nicchie sia sulla parete di destra che su quella di sinistra. L’altare che risale alla fine del XVII secolo è in marmi policromi presenta dei volti di angeli. Nella nicchia che lo sovrasta la statua di San Michele Arcangelo. Anche l’aula di sinistra risale al 1500. Lo testimonia una iscrizione incisa sull’architrave del portale. Fu ristrutturata nel 1725. Sette le nicchie sia sul lato destro che su quello sinistro. Una cupola sovrasta l’abside. L’altare fu consacrato il 26 giugno 1760 da Monsignor Bonaventura. L’organo a canne fu costruito nel 1877 da artigiani locali e costò ben 164 lire. Dalla parete di fondo dell’abside si accede all’oratorio dell’Arciconfraternita Cinque Piaghe, di forma quadrangolare e con sulla parete di fondo gli armadi in noce e Gesù Crocifisso