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Il Parco di Toppolo di Panno di Salvatore Cianciulli

4Caro Pietro, io ero all’epoca tra quelli che “sbandierarono con un comunicato stampa di aver ottenuto un finanziamento dalla Regione Campania sia per il completamento della casa comunale sia per gli alloggi di Toppolo di Panno”. Rivedere il Simbolo di Alternativa Riformista sotto il quale ci presentammo alle elezione del 2005 mi evoca sempre una certa emozione, perché dietro quel simbolo c’era una generazione di giovani donne e uomini che, senza calcoli né compromessi, avevano deciso di prendere in mano il proprio futuro. Vederlo inviso mi obbliga a replicare alle tue affermazioni. Al nostro insediamento amministrativo risalente all’aprile del

2005 ci trovammo a dover gestire una situazione cronicizzata e difficile riguardo gli alloggi di Toppolo di Panno. Immobili con esigenze di manutenzione ordinaria e straordinaria da eseguire ed il recupero crediti che nonostante gli importi molto contenuti per i canoni di locazione, ammontavano a diverse migliaia di euro. C’erano condomini che avevano anni di pagamento in arretrato, mai riscossi. Riuscimmo a risanare il problema del recupero dei canoni di locazione, operazione chiaramente impopolare, e ci impegnammo ad intervenire per quanto nelle possibilità della amministrazione nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili. Ci venne in aiuto in quegli anni un fondo istituito dalla regione Campania per il finanziamento delle opere pubbliche detto “Parco Regionale dei Progetti”. Ciascun ente locale poteva presentare un proprio progetto che rispondesse ai requisiti del bando e vederlo finanziato al 100% dalla Regione Campania senza alcun costo aggiuntivo a proprio carico. Grazie all’opera politica del gruppo Socialista al Comune di Montella, ed in particolare dell’assessore al ramo di quel tempo il Dottor Giuseppe Volpe, al supporto dei tecnici comunali, ed al sostegno alla Regione Campania dell’allora capogruppo Socialista in Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, riuscimmo a farci finanziare due progetti importanti: Quello per la riqualificazione degli alloggi di Toppolo di Panno e delle aree circostanti e quello del 2° lotto della Casa Comunale. Il primo serviva a sistemare gli alloggi, cosa che altrimenti l’amministrazione comunale non avrebbe potuto fronteggiare con fondi propri. Il secondo progetto fu strategicamente ancora più importante. Per la Casa Comunale era già stato previsto l’accensione di un mutuo per la realizzazione del 2° lotto, a totale carico del Comune. Facendoci finanziare quel progetto dalla Regione Campania noi potemmo stornare quei fondi destinati alla Casa Comunale per la realizzazione della nuova edilizia scolastica per la quale era stata già approntata una variante la piano regolatore ed era stato realizzato un progetto preliminare ed un cronoprogramma.

Non abbiamo avuto la possibilità di seguire la realizzazione delle opere perché di lì a poche mesi il nostro mandato politico si interruppe bruscamente. Non mi sento di attribuire responsabilità a chi ha amministrato dopo se ci sono state opere realizzate non a regola d’arte, né ai tecnici che hanno seguito i lavori, peraltro va ricordato gestiti in assoluto direttamente dalla regione Campania. Il problema dei lavori pubblici è oggi nazionale e grave. Sono piene tutte le pagine di cronaca delle opere incompiute. Puntualmente si modificano i regolamenti per i lavori pubblici e per gli appalti per dare maggiori garanzie di controllo alle stazioni appaltanti sulle ditte aggiudicatrici, senza successo. Di una cosa sono certo, abbiamo lavorato in quel periodo amministrativo nell’esclusivo interesse della nostra comunità, esponendoci in prima persona, senza mai “sbandierare” fandonie, ma nei nostri limiti ottenendo qualche risultato, e per questo sono sereno. E sono altrettanto certo della onestà dei tecnici che con noi hanno collaborato affinché si potessero ottenere questi finanziamenti, tecnici troppo spesso offesi, anche volgarmente, ai quali va ancora oggi il mio ringraziamento.

Spero che con gli anni tu possa valutare con maggiore serenità ed in maniera documentata ciò che sostieni, perché troppo spesso l’amministratore comunale ed i dipendenti comunali sono considerati come nemici pubblici piuttosto che cittadini, ciascuno con i propri limiti, al servizio della comunità.

Ti saluto con il ricordo di una figura del passato che per me resta un simbolo, Sandro Pertini. Ad un cittadino che lo aggredì verbalmente perché era andato a portare cordoglio sulla tomba di Almirante, storico avversario politico, gli rispose: “Non mi sembra di averti mai visto combattere tra noi partigiani”.

Con rispetto.

Salvatore Cianciulli

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