In questa martoriata provincia, oltre alla mancanza di lavoro affiancata da una povertà fin troppo evidente , dobbiamo evidenziare anche il silenzio, il pudore e la paura di esporsi di tante persone che hanno perso il posto di lavoro. Tanta sofferenza nascosta, quasi a vergognarsi, di trovarsi dopo anni di sacrifici in mezzo alla strada, abbandonati a se stessi e inermi. A tutti questi ex lavoratori, voglio dire che nascondersi, restare in silenzio, non migliora la propria condizione, per questo è giunto il tempo, di
riprendersi i propri diritti perduti e con uno scatto di orgoglio essere padroni del proprio destino.
Il lavoro è un diritto sancito dalla nostra Costituzione, essere aiutati quando si è in difficoltà è dovere di un qualunque stato che si possa definire onesto, degno e giusto.
Allora usciamo tutti allo scoperto, con forza, decisione e determinazione, non bisogna arrendersi e perdere ogni speranza, certo oggi le leggi in vigore rendono invisibili tutti coloro che perdono il posto di lavoro dopo i 40 anni, per loro non c’è, infatti, nessuna possibilità di trovare una nuova occupazione, aggravati anche dal fatto che vengono a mancare anche i sostegni economici, per un minimo di sopravvivenza.
Però si può e si deve cercare la luce in fondo al tunnel: al tal proposito un nutrito gruppo di ex lavoratori coraggiosi, da soli, hanno deciso, senza paura, senza padroni e padrini, con decisione e convinzione di portare la propria condizione verso le istituzioni interessate, per trovare le possibili soluzioni adeguate per poter condurre una vita dignitosa. Per la prima volta in questa provincia (spero che sia un inizio che porti a un nuovo modo di affrontare i problemi della comunità), direttamente gli interessati in prima persona e in prima linea portano avanti le proprie esigenze con caparbietà e testardaggine. Il primo risultato raggiunto è che in settimana una delegazione di questi ex lavoratori di ben 7 aziende della nostra provincia, incontrerà presso l’Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali un Responsabile per mettere a nudo le gravi difficoltà in essere nella nostra Provincia umiliata.
Lottare per il rispetto dei nostri diritti è un nostro dovere sacrosanto.
Allora svegliamoci, cittadini irpini!
Il rappresentante degli ex lavoratori
Carmine Marano
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