In una tale ottica, Cartesio fece derivare tutto il suo impianto filosofico dal sofferto, ma semplice sillogismo: " COGITO, ERGO SUM ! ".
È come dire, cioè , che è sufficiente esplicare una qualsiasi attività intellettuale per attestare ed ammettere la nostra esistenza umana! Il dibattito ideologico, caso mai , si è logorato e scontrato , certe volte anche in modo esacerbato, dove tale facoltà potesse albergare e dispiegarsi : si è sostenuto, per esempio, con dotte argomentazioni che essa si trovava nella testa o nel petto, o , più ancora , negli occhi e nel cuore dell'uomo..
Tale essenza spirituale, purtroppo , è stata molto spesso smarrita dall'uomo , che , tra gli esseri viventi di questo globo terracqueo , da "primus inter pares" è ignominiosamente decaduto a " unus inter pares" !
Tale declassamento lo ha penalizzato fin da quando studiando e arrovellandosi il cervello con i suoi compagni trogloditi sul modo di procacciarsi più facilmente il cibo nelle foreste preistoriche, volle provare la potenza distruttrice ed esiziale dell' osso della mascella di un piccolo dinosauro sul cranio di un suo inerme e stupefatto interlocutore!
Fin dal quel tempo , come la storia ci ha testimoniato , l ' uomo si è reso responsabile dei più esecrandi misfatti , delle più nefande e scellerate azioni non solo nei confronti dei suoi simili , ma anche dell ' habitat in cui vive , che sembra improbabile e difficile sostenere che esista in lui un qualche barlume di "humanitas" !
Allora , scene allucinanti , lunari , catastrofiche si agitano nella nostra mente , mentre siamo pervasi da un ' atmosfera untuosa , giallognola , letale...!
L'ossido di carbonio che ha occupato tutta la troposfera, costringe gli inebetiti e rassegnati esseri " umani " a muoversi in solitudine , respirando con bombole di ossigeno e a vagare senza una precisa meta !
Tutte le specie animali e vegetali stanno per scomparire , mentre l ' azzurra acqua dei mari si è tramutata in una cupa e spessa poltiglia di colore plumbeo...!
Tra tanto squallido e ingiustificato disastro , si aggira solitario e sconsolato Eraclito , che partendo da Efeso della sua amata Grecia , ed essendosi azzerata ogni categoria spazio - temporale , ha voluto visitare un agro della " Campania Felix " , colonia ubertosa e ridente dell' Ellade " Magna "... Il grande filosofo , vissuto tra il 550 ca e il 480 ca a.C. e che , per l 'enigmaticitá del suo stile , fu soprannominato l' " oscuro " , sostenne nella sua opera " Intorno alla natura " che la realtá è unità dei contrari e si realizza nel divenire. " Tutto scorre " , egli affermava , dal greco " panta rhei " e , ancora , " non è possibile discendere due volte nello stesso fiume , tutto si disperde e si ricompone di nuovo , tutto viene e va in una
continua evoluzione "...
In una notte di dicembre del 2014 , senza luna e senza " aura " il temerario , oscuro , triste pensatore mentre percorre le zone del Nocerino viene d ' improvviso richiamato dal rumore rutilante delle acque di un fiume che scorreva lento e sonnacchioso verso valle...
Di fronte a tale spettacolo , egli venne tentato di sperimentare di persona il fondamento della sua geniale teoria e si calò nelle acque fredde del fiume...
Ahimè , questa volta non potè rivivere , scomparve definitivamente... non sapeva, il tapino , di essersi immerso nel fiume SARNO !
Totoruccio Fierro